Potatura a Marzaglia, è mezzogiorno e un temporale ci coglie all'improvviso. Fuggi fuggi e ci ripariamo alla Capannina per pranzo.
Il locale, spartano e "alla buona" è mezzo pieno.
Metà della gente sono camionisti, l'altra parte si divide tra edili, stradini e manovali.
Siamo in due (il terzo si è dato alla macchia) e ci fanno accomodare nella seconda sala in un tavolino a due (dico due) centimetri da un altro tavolo già occupato da un altra coppia di lavoratori. In pratica avevamo olio, sale, aceto e formaggio grattugiato in comune che ci passavamo a vicenda!!!
Il menu del giorno, su foglio ciclostilato, ci viene gentilmente passato dai nostri nuovi vicini, e comprende quattro primi classici, tre secondi e un paio di contorni.
Optiamo per spaghetti al tonno e maccheroni al pomodoro, neanche il tempo di appoggiare il menu e dopo trenta (dico 30) secondi arrivano i due piatti di pasta. Ahi ahi ahi, tremendo sospetto, non saranno micca riscaldati al momento? Ebbene si, nonostante la cottura della pasta avesse tenuto abbastanza, erano stracaldi da microonde.
Di secondo frittura di calamari (discreta), e braciola, anch'essa discreta. Contorno di patate al forno (riscaldate...)
Mezza di vino bianco, un litro di acqua, due caffè e due limoncini, quest'ultimi lofi, per concludere il pranzo.
14 eurini a testa di menù fisso.
Conclusione: il pranzo è da due cappelli, il servizio e il tavolino riservatoci è da zero. Media, un cappello.
Alcuni amici mi hanno detto che alla sera è molto meglio, con ampio menù alla carta e buona carne. Non lo so, forse un giorno ci proverò...
Poteva andare meglio..
[aratos]
15/04/2011